Mia figlia annusa il cibo ma non mangia. Con la quarantena è esplosa questa difficoltà alimentare. Si allena, vuole cucinare lei, dosare i condimenti e gli alimenti, ma alla fine comunque non riesce a completare il piatto. Non so più che pensare, anche il ciclo è diventato irregolare. Aiutatemi a capire quale sia la cosa giusta da fare.
Gaia, 42 anni
Cara Gaia,
immaginiamo la sua preoccupazione. Ci sembra di capire che siano dei comportamenti che sia subentrati in questa quarantena e che non ci fossero sentori precedenti.
Per quanto i ragazzi siano stati molto bravi in questa pandemia, da un punto di vista emotivo è stato un duro colpo. Hanno perso la loro routine, gli amici, lo sport, la loro libertà. Inoltre hanno dovuto fare i conti con la paura di una malattia invisibile, con la morte e la perdita improvvisa dei proprio cari. Ci sono alcuni ragazzi che riescono a tirar fuori le proprie emozioni attraverso la condivisione, altri che si chiudono nelle loro stanze oppure cacciano fuori una aggressività indifferenziata. Anche il cibo ci sembra sia uno strumento che possa veicolare le sue preoccupazioni, magari il bisogno di riuscire a controllare qualcosa.
Le irregolarità del ciclo sono strettamente correlate a situazioni di stress emotivo.
Ne ha parlato con sua figlia di questo cambiamento, magari uno spazio di ascolto privo di ogni giudizio potrebbe far aprire sua figlia. A volte anche condividere i propri stati emotivi può fare da cassa di risonanza, spesso i ragazzi pensano che sentirsi più vulnerabili sia un difetto, una specie di fallimento e non un momento di riflessione più profonda.
Continui a monitorare la situazione, se persiste nel tempo è importante capire il disagio di suo figlio e potrebbe essere utile anche un supporto psicologico.
Un caro saluto!